Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29257 del 26 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:29257PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, avendo la disponibilità di somme di denaro destinate alla pubblica amministrazione, si appropria fraudolentemente di tali somme, commette il reato di peculato, anche qualora la sottrazione avvenga mediante artifizi e raggiri, come la falsa rappresentazione dell'importo dovuto, al fine di trattenere per sé la differenza tra quanto effettivamente incassato e quanto dovuto all'ente pubblico. Tale condotta è penalmente rilevante indipendentemente dall'effettiva spettanza all'ente delle somme sottratte, essendo sufficiente che il denaro fosse stato incassato per conto dell'amministrazione pubblica. La pena per il peculato può essere aggravata dalla continuazione del reato, ma non può essere ridotta sulla base dell'attenuante del danno di particolare tenuità, qualora il comportamento complessivo del pubblico ufficiale si sia caratterizzato per la sua abnormità e gravità. Inoltre, l'esclusione dell'attenuante speciale del ravvedimento operoso può essere giustificata dal contesto complessivo della condotta illecita, anche in presenza di un numero limitato di episodi accertati, qualora tale contesto risulti comunque incompatibile con la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della circostanza attenuante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/07/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO CAPOZZI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PICARDI ANTONIETTA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore l'avv. (OMISSIS), sostituto processuale dell'avv. (OMISSIS), che si e' riportat…

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