Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti sussiste quando più soggetti si accordano stabilmente per realizzare un programma criminoso, predisponendo i mezzi necessari e ripartendosi i compiti, anche se per un periodo limitato di tempo, purché tale accordo sia destinato a durare anche oltre la commissione dei singoli reati-fine. La consapevolezza di ciascun partecipe di contribuire attivamente alla vita dell'associazione, desumibile dalle modalità di svolgimento dell'attività illecita, dalla frequenza e sistematicità dei contatti tra gli associati, nonché dalla predisposizione di mezzi e strumenti funzionali alla realizzazione del programma criminoso, integra l'elemento soggettivo del reato associativo, a prescindere dalla posizione gerarchica ricoperta all'interno del sodalizio. Il concorso nel reato di spaccio di sostanze stupefacenti può essere ravvisato anche in capo a chi, pur non partecipando direttamente alle singole cessioni, sia consapevole dell'attività illecita posta in essere dagli altri associati e contribuisca alla sua realizzazione, anche solo riscuotendo il prezzo della droga venduta.