Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 8959 del 19 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:8959CIV

Massima

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Il ricorso per revocazione di una sentenza della Corte di Cassazione è inammissibile qualora non sia formulato in modo specifico, chiaro e immediatamente intelligibile, indicando il fatto che si assume costituire l'errore di fatto e le ragioni per cui tale errore presenta i requisiti previsti dall'art. 395 c.p.c., in conformità con l'art. 366-bis c.p.c., applicabile anche ai ricorsi per revocazione ai sensi dell'art. 391-bis c.p.c. per le sentenze pubblicate dopo l'entrata in vigore del d.lgs. n. 40/2006, a prescindere dall'abrogazione di tale norma ad opera della l. n. 69/2009, la quale si applica solo ai ricorsi per cassazione avverso provvedimenti pubblicati successivamente alla sua entrata in vigore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTIMJ Giovanni - Presidente

Dott. PARZIALE Ippolisto - Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - rel. Consigliere

Dott. CARRATO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

SI. Pi. , rappresentato e difeso, in forza di procura speciale a margine del ricorso, dall'Avv. Luzi Osiride, elettivamente domiciliato in Roma, via Oslavia, n. 30, nello studio dell'Avv. ((omissis));

- ricorrente -

contro

PA. CL. Br. e CI. En. , rappresentati e difesi, in forza di procura speciale in calce al controricorso, dall'Avv. ((omissis)), elettivamente domiciliati in Roma, via Crescenzio, n. 42;<…

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