Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11584 del 14 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:11584PEN

Massima

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Il diritto di cronaca, quale causa di giustificazione del reato di diffamazione a mezzo stampa, può essere validamente invocato solo qualora la notizia divulgata rispetti integralmente la verità dei fatti, senza attribuire a soggetti estranei condotte o vicende che li riguardano. Pertanto, l'articolista che, pur riferendo un fatto realmente accaduto, lo imputi erroneamente a persone diverse da quelle effettivamente coinvolte, non può beneficiare della scriminante dell'esercizio del diritto di cronaca, in quanto il contenuto essenziale della notizia, che attribuisce indebitamente un illecito a soggetti che ne sono estranei, risulta non veritiero e idoneo a ledere la reputazione altrui. Ai fini dell'integrazione del dolo generico del reato di diffamazione, è sufficiente la coscienza e volontà di divulgare notizie lesive della reputazione di altri, senza che sia necessario accertare la sussistenza di un intento diffamatorio specifico. La verifica della veridicità della notizia attraverso il riferimento a fonti affidabili costituisce un onere a carico dell'articolista che intenda avvalersi della scriminante del diritto di cronaca, la cui mancanza determina l'esclusione di tale causa di giustificazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI Stefania - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CO. RO. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 20/06/2006 CORTE DI APPELLO di NAPOLI;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. OLDI PAOLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per il rigetto del ricorso

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza in data 20 giugno 2006 la Corte d&…

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