Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45947 del 19 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45947PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento cautelare, deve limitarsi a verificare l'esistenza di un apparato argomentativo logico e coerente, senza poter sindacare l'adeguatezza delle valutazioni di merito effettuate dal giudice di merito. La motivazione è immune da vizi di illogicità macroscopica quando, pur senza espressamente confutare tutte le deduzioni difensive, spiega in modo logico e adeguato le ragioni del convincimento, sulla base di elementi probatori e indiziari che, valutati nel loro complesso, siano idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità di colpevolezza. Parimenti, la motivazione in ordine alle esigenze cautelari è immune da censure quando, sulla base di una puntuale disamina degli indici di pericolosità sociale del soggetto, evidenzi l'attualità e la consistenza del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, nonché l'inadeguatezza di misure meno afflittive rispetto al concreto profilo di rischio, anche in considerazione di precedenti periodi di detenzione che non abbiano sortito l'effetto dissuasivo sperato. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la logicità e la coerenza dell'iter argomentativo seguito, senza poter sindacare l'adeguatezza delle singole argomentazioni o la loro rispondenza alle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CITTERIO Carlo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massi - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 637/2015 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 19/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RICCIARELLI MASSIMO;
sentite le conclusioni del PG Dott. CARDIA Delia che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) e' stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere con ordinanza emessa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Forli' in data 29/5/2015 …

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