Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15962 del 27 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15962PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: L'appartenenza di un soggetto a un'associazione mafiosa può essere desunta anche dalla sua partecipazione ad attività illecite rientranti nel programma criminoso del sodalizio, dalla conoscenza dell'organigramma e delle dinamiche interne dell'organizzazione, nonché dalla riammissione nel gruppo per decisione dei vertici, elementi che attestano la sua intraneità e affidabilità per il sodalizio. Inoltre, il recupero di crediti e le condotte estorsive, anche se realizzate con il concorso di un terzo estraneo all'associazione, rientrano nel programma criminoso mafioso e integrano il reato di cui all'art. 416-bis c.p., qualora siano caratterizzate dall'utilizzo del metodo e della forza di intimidazione propri dell'associazione, percepiti dalle vittime come minacce provenienti da esponenti del sodalizio, a prescindere dalla sussistenza di un interesse personale del concorrente. Pertanto, la valutazione della gravità indiziaria in ordine alla partecipazione associativa e alla contestazione del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso deve essere effettuata alla luce di tali principi, senza che assuma rilievo una diversa ricostruzione alternativa della vicenda da parte della difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/12/2020 del Tribunale del riesame di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Anna Criscuolo;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ha proposto ricorso avverso l'ordinanza in…

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