Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 453 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:453SENT

Massima

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Il decreto di espropriazione definitiva, anche se emanato oltre i termini della dichiarazione di pubblica utilità successivamente annullata, non è nullo ma soltanto illegittimo, con la conseguenza che il proprietario espropriato deve impugnarlo entro i termini di decadenza per ottenerne l'annullamento, non potendo chiedere la mera restituzione del bene. Tuttavia, il proprietario può comunque agire per il risarcimento del danno derivante dall'occupazione illegittima, senza necessità di previo annullamento del decreto di espropriazione, in quanto l'azione risarcitoria è autonoma e non subordinata all'annullamento dell'atto. Perché il proprietario possa ottenere il risarcimento, è però necessario che egli dimostri l'effettiva occupazione illegittima del bene e il concreto pregiudizio subito, non essendo sufficiente la mera adozione del decreto di espropriazione oltre i termini della dichiarazione di pubblica utilità.

Sentenza completa

N. 02271/2008
REG.RIC.

N. 00453/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02271/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2271 del 2008, proposto da:
Belmonte Carmela e Mistretta Ferdinando, entrambi nella qualità di eredi di Mistretta Francesco; Mistretta Giuseppe; Mistretta Maria e Mistretta Salvatore, entrambi nella qualità di eredi di Mistretta Ferdinando; Mistretta Benedetta, rappresentati e difesi dagli avv.ti Ettore Aguglia e Giuseppe Lanza, e con domicilio eletto presso lo studio del primo difensore in Palermo, via Pr. di Belmonte n. 3;

contro

l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana (già Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione) della Regione Siciliana, Demanio della Reg…

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