Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37078 del 12 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37078PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La contestazione in fatto di una circostanza aggravante, senza la necessità di una specifica indicazione della norma che la prevede, è ammissibile quando vengano valorizzati comportamenti individuati nella loro materialità, ovvero riferiti a mezzi o ad oggetti determinati nelle loro caratteristiche, idonei a riportare nell'imputazione tutti gli elementi costitutivi della fattispecie aggravatrice, rendendo così possibile l'adeguato esercizio del diritto di difesa. Non è rilevante che gli articoli del codice penale che prevedono la circostanza aggravante non siano stati espressamente menzionati nel capo di imputazione, essendo sufficiente la precisa enunciazione "in fatto" della stessa, affinché l'imputato possa avere cognizione degli elementi di fatto che la integrano. La Corte di legittimità ha affermato che tale principio costituisce espressione di un consolidato orientamento interpretativo della giurisprudenza, in quanto consente di garantire il rispetto del principio di correlazione tra fatto contestato e fatto oggetto della decisione, senza imporre un onere di puntuale indicazione normativa che risulterebbe eccessivamente formalistico e non necessario ai fini dell'esercizio del diritto di difesa. Pertanto, la Corte di appello ha correttamente applicato tale principio, spiegando in modo adeguato come la circostanza aggravante fosse stata contestata all'imputato in fatto, attraverso la precisa enunciazione degli elementi di fatto che la integravano, senza che fosse necessaria la menzione degli specifici articoli del codice penale che la prevedevano. Ciò ha consentito all'imputato di esercitare pienamente il suo diritto di difesa, senza che potesse invocarsi una violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/02/2021 della Corte di appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza sopra indicata la Corte di appello di Ancona confermava la pronuncia di primo grado del 16 ottobre 2018…

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