Il limite di tre mandati consecutivi per l'elezione degli amministratori di una società cooperativa a responsabilità limitata, previsto dallo statuto sociale, si applica immediatamente anche ai mandati precedentemente espletati, senza necessità di una specifica previsione statutaria in tal senso. Infatti, la modifica statutaria che introduce tale limite non contiene alcun elemento che possa far ritenere la sua applicabilità senza tenere conto dei mandati amministrativi precedenti alla sua introduzione, essendo pertanto da intendersi come immediatamente operativa, in mancanza di una deroga espressa. Tale interpretazione, fondata sul tenore letterale della clausola statutaria, è coerente con l'esigenza di garantire una maggiore variabilità dei soggetti preposti al potere gestorio, evitando l'eccessiva protrazione delle cariche elettive in organi privatistici, principio affermato anche in relazione ad altre cariche elettive in ambito professionale. Pertanto, al momento della nomina di un nuovo amministratore, devono essere considerati anche i mandati precedentemente espletati, costituendo il superamento del limite dei tre mandati consecutivi una condizione ostativa fattuale alla nuova nomina, non riferibile ad una previsione di carattere giuridico.