Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49770 del 20 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:49770PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale è soggetto al requisito dell'interesse concreto, diretto e attuale dell'indagato/imputato, il quale deve persistere fino al momento della decisione sull'impugnazione. Pertanto, il venir meno di tale interesse, sopravvenuto alla proposizione del ricorso, determina l'inammissibilità dell'impugnazione, senza che ciò comporti una pronuncia di soccombenza con le relative conseguenze in termini di condanna alle spese processuali o al pagamento della sanzione in favore della cassa delle ammende. Il mero interesse teorico all'esattezza del provvedimento impugnato, privo di incidenza pratica sull'economia del procedimento, non è sufficiente a integrare il requisito dell'interesse all'impugnazione, il quale deve essere manifestato in termini positivi e univoci, ad esempio con riferimento all'azione di riparazione per l'ingiusta detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1185/2012 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 13/08/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto accogliersi il ricorso.

RITENUTO IN FATTO ED IN DIRITTO

1. Con ordinanza del 13.3.2012 il Tribunale de…

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