Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47380 del 20 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:47380PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, deve limitarsi a verificare la congruenza logica e la coerenza giuridica dell'apparato argomentativo, senza poter sindacare la valutazione di merito degli elementi indiziari compiuta dal giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che conferma la misura cautelare è inammissibile laddove la motivazione del provvedimento impugnato risulti esente da vizi logico-giuridici, essendo preclusa in sede di legittimità una diversa valutazione delle risultanze processuali, riservata in via esclusiva al giudice di merito. In particolare, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del tribunale del riesame in ordine alla gravità degli indizi di colpevolezza, dovendo limitarsi a verificare la correttezza e la logicità dell'iter argomentativo seguito dal giudice di merito nel ritenere integrati i presupposti per l'applicazione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. TAVASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MI. BO. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 15/06/2007 TRIB. LIBERTA' di GENOVA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TAVASSI ((omissis));

Udite le conclusioni del Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udite le conclusioni del difensore dell'indagato, Avv. PAGANO Gianfranco del foro di Genova, c…

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