Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37612 del 16 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:37612PEN

Massima

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Il concorso nel reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina si configura non solo quando la condotta abbia efficacia causale, ponendosi come condizione dell'evento lesivo, ma anche quando assuma la forma di un contributo agevolatore, rafforzando il proposito criminoso o facilitando l'opera degli altri concorrenti, anche se il reato sarebbe comunque stato commesso. Pertanto, integra tale reato la condotta di chi, pur non avendo materialmente organizzato l'ingresso illegale di stranieri nel territorio dello Stato, si sia comunque adoperato in modo apprezzabile per agevolarne l'attuazione, mettendo a disposizione la propria abitazione per occultare i clandestini, procurando i mezzi di trasporto e gli autisti per spostarli dal luogo dello sbarco alla casa e dalla casa alla stazione ferroviaria, nonché ricevendo un compenso per tali attività. L'attenuante speciale della collaborazione, prevista per chi si adopera per evitare che l'attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori e coadiuva concretamente gli organi inquirenti, non può essere riconosciuta quando il contributo dell'imputato, seppur confessorio, interviene in presenza di un quadro probatorio che ha già consentito di individuare con certezza i responsabili del reato, senza risultare determinante ai fini della decisione. La pena inflitta, tenuto conto del ruolo rilevante dell'imputato nell'operazione illecita e dell'elevato numero di clandestini fatti sbarcare, non può ritenersi eccessiva, in considerazione della gravità del fatto e delle circostanze aggravanti riconosciute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giusep - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2906/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 06/12/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) di Sciacca.
RILEVATO IN FATTO
Con sentenza in data 19.12.2012 il Tribunale di Sciacca ha condannat…

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