Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26305 del 23 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26305PEN

Massima

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La confisca di prevenzione patrimoniale di cui alla legge n. 575 del 1965 (ora Decreto Legislativo n. 159 del 2011) è una misura di sicurezza a carattere preventivo, che mira a sottrarre alla disponibilità dell'interessato tutti i beni che siano frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego, senza distinzione tra attività di tipo mafioso o meno. Ai fini della sua applicazione, è sufficiente che sussistano una sproporzione tra le disponibilità e i redditi denunciati dal proposto, ovvero indizi idonei a far desumere in modo fondato che i beni dei quali si chiede la confisca costituiscano il reimpiego dei proventi di attività illecite e che il proposto non sia riuscito a dimostrarne la legittima provenienza. L'accertamento giudiziale della disponibilità, in capo al proposto, dei beni formalmente intestati a terzi opera diversamente per il coniuge, i figli e i conviventi rispetto alle altre persone fisiche o giuridiche: nei confronti dei primi tale disponibilità è legittimamente presunta in assenza di risorse economiche proprie del terzo intestatario, mentre per le seconde devono essere acquisiti specifici elementi di prova circa il carattere fittizio dell'intestazione. La confisca può essere disposta anche in relazione a fatti precedenti all'entrata in vigore delle nuove disposizioni normative, in applicazione del principio di retroattività entro i limiti dettati dall'art. 200 c.p., stante la natura preventiva e non sanzionatoria della misura. Il giudizio di legittimità in materia di prevenzione è limitato al solo controllo di violazione di legge, senza possibilità di sindacare il merito delle valutazioni compiute dai giudici di merito, salvo i casi di motivazione apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti avverso il:
DECRETO DELLA CORTE DI APPELLO DI PALERMO, Sezione Quinta Penale;
e per le misure di prevenzione, in data 08.07.2015 da:
Avvocato (OMISSIS) quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS)) e (OMISSIS) (n. il (OMISSIS)) eredi di (OMISSIS) (proposto, n. il (OMISSIS) e deceduto il (OMISSIS)); Avvocato (OMISSIS) quale difensore di (OMISSIS) (erede di (OMISSIS), n. il (OMISSIS)) e (OMISSIS) (terzo interessato, n. il (OMISSIS));
dall'Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (terzo in…

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