Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3480 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:3480SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la legittimità dell'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo e in difformità da una precedente CILA, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La presentazione di una domanda di condono edilizio non autorizza l'interessato a completare, trasformare o ampliare i manufatti oggetto della richiesta di sanatoria, in quanto la permanenza dell'illecito edilizio perdura fino all'ottenimento della relativa concessione. Pertanto, gli interventi ulteriori rispetto a quelli oggetto della domanda di condono, anche se riconducibili a categorie di manutenzione straordinaria o ristrutturazione, ripetono le caratteristiche di illiceità dell'opera abusiva cui ineriscono strutturalmente. 2. L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo è sufficientemente motivato con l'accertamento dei presupposti previsti dalla legge per la sua adozione, senza che sia necessaria una particolare motivazione in ordine all'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, essendo questo in re ipsa, consistendo nel ripristino dell'assetto urbanistico violato. 3. Per l'adozione dell'ordine di demolizione di opere edilizie abusive non è necessario dare notizia dell'avvio del procedimento, in quanto trattasi di atto vincolato per il quale non vi è spazio per momenti partecipativi del destinatario. 4. Non è necessario acquisire il parere della Commissione edilizia integrata per i beni ambientali prima dell'emanazione dell'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive su area vincolata, in quanto l'ordine di ripristino discende direttamente dall'applicazione della disciplina edilizia vigente e non costituisce irrogazione di sanzioni discendenti dalla violazione di disposizioni a tutela del paesaggio. 5. Tutte le misure sanzionatorie in materia edilizia, ivi comprese quelle relative alla prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale, rientrano nella competenza propria del dirigente o del responsabile del servizio o ufficio comunale competente, e non del Sindaco.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/06/2023

N. 03480/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02663/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2663 del 2019, proposto da
Raffaele Grima, rappresentato e difeso dall'avvocato Nicola Lauro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Lacco Ameno, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Nicola Patalano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento:

- della ordinanza del Comune di Lacco Ameno n. 02/2019 del 9 aprile 2019, notificata il 2 maggio 2019;

- di tutti gli altri atti preordinati, connessi e conseguenziali, comunque lesivi della posizi…

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