Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2348 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:2348SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso i provvedimenti di diniego di condono edilizio e di demolizione di opere abusive, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il provvedimento di diniego del condono edilizio, regolarmente notificato al richiedente originario, consolida i suoi effetti anche nei confronti dell'avente causa, il quale non può far valere l'errore scusabile derivante dalla mancata conoscenza tempestiva dell'atto. L'acquirente di un immobile abusivo succede nel diritto reale e nelle posizioni attive e passive che facevano capo al precedente proprietario, ivi compresa l'abusiva trasformazione, subendo gli effetti del diniego della sanatoria in precedenza richiesta. 2. La mancata ottemperanza, da parte del privato, alla richiesta di integrazione documentale formulata dall'amministrazione nell'ambito della procedura di condono edilizio, comporta il legittimo e doveroso rigetto della domanda di condono, senza che l'amministrazione debba dimostrare la dolosa omissione di documentazione da parte del richiedente. Il principio di leale collaborazione impone al privato di ottemperare alla richiesta di integrazione nel termine fissato o, in mancanza, in un termine ragionevole. 3. L'accertamento dell'abusività dell'opera, unitamente alla sussistenza di vincoli ambientali, paesaggistici o archeologici sull'area, rende il provvedimento di demolizione doveroso ai sensi dell'art. 27 del D.P.R. 380/2001, senza che l'amministrazione debba motivare ulteriormente sull'interesse pubblico alla demolizione o sul danno ambientale. L'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi è "in re ipsa" in ragione della straordinaria importanza della tutela reale dei beni paesaggistici ed ambientali. 4. Ai fini della legittimità dell'ordine di demolizione, l'epoca di realizzazione dell'opera abusiva è rilevante solo ove questa risulti antecedente all'introduzione dei vincoli che ne impediscono la legittima edificazione. Spetta al privato l'onere di provare in modo certo, anche attraverso la produzione di atti e documenti del dante causa, la risalente epoca di realizzazione dell'opera, anteriore all'apposizione dei vincoli.

Sentenza completa

N. 04709/2010
REG.RIC.

N. 02348/2012 REG.PROV.COLL.

N. 04709/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4709 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Napoli, via Tino di Camaino N.6;

contro

Comune di Pozzuoli, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Napoli, via del Rione Sirignano 10;

per l'annullamento

quanto al ricorso principale:

del provvedimento del Dirigente del II Dipartimento Gestione Tutela e Sicurezza del Territorio prot n.25446 del 12.07.2010 con il quale si o…

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