Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35090 del 17 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35090PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, di cui all'art. 594 c.p., è stato abrogato dal D.Lgs. n. 7/2016, per cui il fatto contestato all'imputato non è più previsto dalla legge come reato. Pertanto, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio, in quanto l'intervenuta estinzione del reato per il quale si procede impedisce di esaminare le doglianze difensive proposte con l'atto di impugnazione. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che l'abrogazione di un reato determina l'impossibilità di procedere ulteriormente nei confronti dell'imputato, essendo venuta meno la fattispecie penale contestata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 6/2013 emessa il 25/05/2015 dal Tribunale di Ancona;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Alessandro Centonze;
Udito il Procuratore generale, in persona del Dott. Viola Alfredo Pompeo, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche' il fatto non e' piu' previsto dalla legge come reato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, il Tribunale di Ancona, in rifo…

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