Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43226 del 6 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43226PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno può essere prorogata per un ulteriore anno qualora il sorvegliato abbia reiteratamente violato le prescrizioni imposte dal giudice, dimostrando una ingravescente pericolosità sociale, nonostante eventuali pronunce di assoluzione o proscioglimento da precedenti reati e l'ottenimento di benefici penitenziari, in assenza di elementi che comprovino il suo effettivo allontanamento dagli ambienti criminali e l'assunzione di una condotta irreprensibile. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei presupposti per la proroga della misura, deve dare adeguata motivazione, senza che rilevi la mera sporadicità delle violazioni o la dedotta esigenza di cure mediche, ove non comprovate, essendo sufficiente la dimostrazione della persistente pericolosità sociale del sorvegliato, desumibile anche dai suoi precedenti penali e dai collegamenti criminali mantenuti su scala nazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. RO. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 30/2009 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 22/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, dott. GIALANELLA Antonio sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte suprema, il quale ha concluso per la inammissibilita' del ricorso e la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una s…

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