Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10558 del 12 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:10558PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in presenza di una doppia pronuncia conforme di condanna, può rilevare il vizio di travisamento della prova solo quando il ricorrente rappresenti con specifica deduzione che l'argomento probatorio asseritamente travisato è stato per la prima volta introdotto come oggetto di valutazione nella motivazione del provvedimento di secondo grado. Il motivo di ricorso in cassazione deve contenere l'indicazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta presentata al giudice dell'impugnazione, confrontandosi in modo specifico con le argomentazioni del provvedimento impugnato. La mera riproduzione del motivo d'appello non è sufficiente, essendo necessaria una critica argomentata avverso il provvedimento censurato. Il vizio di motivazione per travisamento della prova può essere dedotto solo attraverso l'indicazione specifica di atti contenenti la prova travisata od omessa, al fine di consentire il controllo di legittimità sulla correttezza della motivazione. Il deposito in cancelleria, invece che in udienza, delle memorie scritte presentate dalle parti a sostegno delle conclusioni dibattimentali, non determina nullità, ma al più una mera irregolarità, purché sia garantito il contraddittorio. La motivazione della sentenza deve essere congrua ed improntata a criteri di logicità e coerenza, anche nella valutazione dell'attendibilità della persona offesa, le cui dichiarazioni devono essere supportate da una serie di altri elementi di prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI G. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1276/2011 CORTE APPELLO di LECCE, del 30/01/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, dott. Enrico DELEHAYE, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Per la ricorrente, l'avv. (OMISSIS) ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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