Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42552 del 13 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:42552PEN

Massima

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Il reato di omesso versamento dell'IVA dovuta in base alla dichiarazione annuale, di cui all'art. 10-ter del D.Lgs. n. 74/2000, si consuma alla scadenza del termine previsto per il versamento dell'acconto relativo al periodo di imposta successivo, fissato dalla legge al 27 dicembre. Tuttavia, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della norma nella parte in cui punisce l'omesso versamento per importi non superiori, per ciascun periodo di imposta, a euro 103.291,38, in quanto in violazione del principio di uguaglianza di cui all'art. 3 Cost. Pertanto, la condotta di omesso versamento dell'IVA dovuta in base alla dichiarazione annuale, per importi non eccedenti tale soglia, non integra il reato di cui all'art. 10-ter del D.Lgs. n. 74/2000.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. SAVINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3101/2011 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 01/02/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/09/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO

Il Tribunale di Firenze, con sentenza del 18/5/2010, dichiarava (OMISSIS) respons…

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