Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22706 del 28 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:22706PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il ricorso straordinario per cassazione ex art. 625-bis c.p.p. ha natura eccezionale e non può essere utilizzato per dedurre errori valutativi o di giudizio, errori di interpretazione di norme giuridiche, sostanziali o processuali, ovvero la supposta esistenza delle norme stesse o l'attribuzione ad esse di una inesatta portata, anche se dovuti ad ignoranza di indirizzi giurisprudenziali consolidati, nonché errori percettivi in cui sia incorso il giudice di merito, dovendosi questi ultimi far valere - anche se risoltisi in travisamento del fatto - soltanto nelle forme e nei limiti delle impugnazioni ordinarie. L'errore di fatto censurabile secondo il dettato dell'art. 625-bis c.p.p. deve consistere in una inesatta percezione di risultanze direttamente ricavabili da atti relativi al giudizio di cassazione e deve rivestire "inderogabile carattere decisivo". Il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. "consuma" l'azione con la quale si chiede l'eliminazione degli errori di fatto contenuti nel provvedimento e la rivalutazione della decisione indotta da tali errori, precludendo in generale l'ammissibilità di altre impugnazioni da parte del medesimo condannato contro la stessa decisione di legittimità. È inammissibile il ricorso che, nel reiterare identiche doglianze seppure con sfumature diverse e nel sottoporre al giudice della impugnazione argomenti all'evidenza ridondanti, disattende il disposto dell'art. 581 c.p.p., lett. c), la dove prescrive l'enunciazione dei motivi "con indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono la richiesta". La eccessiva frammentazione del ragionamento sotteso al ricorso, la moltiplicazione di rivoli argomentativi, la sovrapposizione indistinta di fatti e di piani di indagine, rendono difficoltosa l'individuazione delle questioni sottoposte al vaglio dell'organo della impugnazione, violando il necessario onere di specificazione delle critiche mosse al provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco Mari - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso ex articolo 625-bis c.p.p. proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 58003/17 del giorno 24/11/2017, della Quarta Sezione della Corte Suprema di Cassazione, la sentenza n. 5620/17 del giorno 15/12/2016 della Terza Sezione della Corte Suprema di Cassazione nonche' avverso l'ordinanza n. 12267/19 del giorno 21/09/2019 della Terza Sezione della Corte Suprema di Cassazione;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consiglier…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.