Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 29 del 2020

ECLI:IT:TARPE:2020:29SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, afferma che: 1. L'ordinanza di demolizione deve indicare in modo analitico le opere abusive, precisando che esse sono state realizzate in assenza dei prescritti titoli edilizi e autorizzazioni paesaggistiche, richiamando la relativa normativa a supporto della sanzione demolitoria. Pertanto, il provvedimento non è viziato da difetto di motivazione o istruttoria. 2. Il privato che partecipa al procedimento amministrativo non può limitarsi a denunciare la mancata o incompleta comunicazione di avvio, ma deve indicare o allegare gli elementi fattuali o valutativi che, se introdotti, avrebbero potuto influire sul contenuto finale del provvedimento. In difetto di tale prova, la mera lamentela della mancata considerazione delle proprie memorie è infondata. 3. L'onere della prova circa la data di ultimazione delle opere abusive, al fine di dimostrarne l'anteriorità rispetto all'entrata in vigore della normativa sanzionatoria, incombe sul privato richiedente la sanatoria, il quale deve fornire una documentazione certa e univoca, non essendo sufficienti mere dichiarazioni sostitutive. In mancanza di tale prova, la P.A. ha il dovere di irrogare la sanzione demolitoria. 4. La realizzazione di una recinzione, anche in area sottoposta a vincolo paesaggistico, richiede il previo rilascio di idoneo titolo edilizio qualora presenti un elevato impatto urbanistico, non potendosi configurare come mero esercizio dello jus excludendi alios. 5. L'eventuale sanatoria di opere edilizie per la realizzazione di pannelli solari termici non si estende automaticamente all'installazione di pannelli fotovoltaici, essendo necessaria una nuova valutazione della compatibilità urbanistica e paesaggistica dell'intervento.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/01/2020

N. 00029/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00035/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 35 del 2018, proposto dal sig.
Francesco Martella, rappresentato e difeso dall’avv. Cristiano Bertoncini, con domicilio digitale come da “P.E.C.” da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio dell’avv. Giancarlo D’Angelo, in Pescara, via I. Montanelli, n. 6

contro

Comune di Vasto, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. Alfonso Mercogliano, con domicilio digitale come da “P.E.C.” da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio dell’avv. Marina D’Orsogna, in Pescara, via Catania, n. 12

per l’annullam…

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