Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30339 del 1 agosto 2022

ECLI:IT:CASS:2022:30339PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nell'esercizio delle proprie funzioni, si appropria di denaro o altri beni mobili appartenenti all'amministrazione pubblica o all'ente privato concessionario di un pubblico servizio, commette il reato di peculato, a prescindere dalle modalità utilizzate per realizzare l'appropriazione indebita, quali la falsificazione di fatture o la predisposizione di fatture false, purché tali condotte siano finalizzate a sottrarre il denaro dalla disponibilità dell'ente pubblico o privato concessionario. La qualifica di incaricato di pubblico servizio non spetta solo al legale rappresentante dell'ente privato affidatario del servizio pubblico, ma anche ai dipendenti che, nell'ambito delle loro mansioni, svolgono funzioni non meramente esecutive attinenti al pubblico servizio gestito. Le eventuali irregolarità contabili, anche in caso di pagamenti tracciati, non sono idonee a escludere la sussistenza del reato di peculato, qualora siano presenti riscontri probatori diretti, come le dichiarazioni dei clienti che attestino di aver versato somme superiori a quelle risultanti dalle fatture registrate in contabilità. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può fare riferimento anche a condotte ulteriori rispetto a quelle specificamente contestate, purché tali condotte siano rilevanti ai fini della ricostruzione del fatto e della sua qualificazione giuridica, senza che ciò comporti una violazione del principio di correlazione tra imputazione e sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS):
avverso la sentenza emessa il 5/11/2021 dalla Corte di appello di Catania;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Dr. Paolo Di Geronimo;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Angelillis Ciro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
letta la memoria dell'avvocato (OMISSIS), difensore della parte civile (OMISSIS) s.r.l., che ha con…

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