Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22829 del 23 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:22829PEN

Massima

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Il rilascio di false dichiarazioni sostitutive di certificazione, attestanti l'assenza di condanne penali, integra il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, anche quando le condanne siano state oggetto di sentenze di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'art. 444 c.p.p. o di provvedimenti di depenalizzazione, in quanto l'effetto estintivo della pena, pur operando di diritto, richiede comunque un provvedimento del giudice che ne verifichi la sussistenza dei presupposti di legge. L'elemento soggettivo del dolo è escluso solo quando l'imputato abbia utilizzato un modulo prestampato di non immediata comprensione, tale da poter affermare che non abbia agito con coscienza e volontà, ma per colposa omissione di indagine sul contenuto di quanto attestato. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere motivato anche sulla base dei precedenti penali dell'imputato, senza necessità di esaminare analiticamente ciascun elemento favorevole dedotto dalla difesa, essendo sufficiente indicare gli indici di preponderante rilevanza ritenuti ostativi. La pena irrogata, se prossima ai limiti minimi e adeguata, nonché la motivazione sul diniego della sospensione condizionale, sono incensurabili in sede di legittimità, salvo vizi di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbar - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa in data 12/03/2018 dalla Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Barbara Calaselice;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. De Masellis Mariella, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di …

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