Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16314 del 14 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:16314PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il contributo determinante di un soggetto alla realizzazione di un reato fine, unitamente ad altri elementi indiziari quali l'uso di un soprannome, il rispetto di istruzioni impartite in modo mediato dal capo dell'organizzazione e il collegamento stabile con il territorio di operatività del gruppo, può essere ritenuto idoneo a dimostrare la consapevole partecipazione del medesimo soggetto all'associazione per delinquere, anche in assenza di una prova diretta dell'esistenza di contatti stabili con gli altri membri del sodalizio o di un accordo associativo formalizzato, in quanto tali elementi sono ritenuti sintomatici dell'inserimento del soggetto nell'organizzazione criminale e della sua condivisione del programma delittuoso comune. La giurisprudenza, infatti, ammette che la partecipazione a un solo episodio dell'attività delittuosa programmata possa costituire elemento indiziante dell'appartenenza all'associazione, in particolare quando il ruolo svolto e le modalità dell'azione siano tali da evidenziare la sussistenza del vincolo associativo, in quanto non avrebbero potuto essere affidati a soggetti estranei all'organizzazione o quando l'autore del singolo reato impieghi mezzi e sistemi propri del sodalizio, in modo da dimostrare la sua possibilità di utilizzarli autonomamente come membro e non già come persona a cui il gruppo li ha posti occasionalmente a disposizione. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente desumere l'appartenenza di un soggetto all'associazione per delinquere anche dalla sua partecipazione a un solo reato fine, purché tale partecipazione sia idonea a dimostrare l'effettiva inserimento del soggetto nell'organizzazione criminale e la condivisione del programma delittuoso comune.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 912/2013 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 24/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dr. D'Angelo Giovanni, ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 2 luglio 2013, il G.I.P del Tribunale di Foggia applicava nei confronti di (OMISSIS) la misura cautelare della cust…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.