Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11531 del 25 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:11531PEN

Massima

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Il possesso di sostanza stupefacente, anche in quantità modesta, integra il reato di detenzione ai fini di spaccio, salvo che l'imputato dimostri in modo convincente che la droga era destinata esclusivamente ad uso personale. La mera indicazione del nome del fornitore della droga non integra gli estremi dell'attenuante della collaborazione, essendo necessario un contributo effettivo e concreto all'accertamento dei fatti. La determinazione della pena nel minimo edittale è congrua e adeguatamente motivata, in assenza di specifici motivi di appello sulla quantificazione della sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - est. Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Gi. Wa. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 20 marzo 2009 dalla corte d'appello di Perugia;

udita nella pubblica udienza del 24 febbraio 2010 la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Il Gip del tribunale di Perugia con sentenza 30.3.2000 dichiaro' Gi. Wa. colpevole dei reati:…

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