Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5488 del 4 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5488PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa, quale causa di giustificazione, richiede la sussistenza di una situazione di pericolo attuale di un'offesa ingiusta, nonché la proporzionalità tra la difesa e l'offesa. Pertanto, il ricorso alla forza non è giustificato quando l'aggressione è cessata e l'imputato avrebbe potuto allontanarsi dal luogo dei fatti, essendo venuta meno l'attualità del pericolo. Inoltre, la sproporzione tra l'entità dell'aggressione subita e la reazione posta in essere dall'imputato, anche in considerazione delle circostanze concrete, esclude la configurabilità della legittima difesa. La mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche è legittima quando la motivazione del giudice, pur sintetica, non risulti manifestamente illogica o irrazionale, essendo sufficiente il riferimento agli elementi ritenuti decisivi. Infine, l'invocazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., richiede un concreto aggancio alla vicenda in esame, non essendo sufficiente la mera prospettazione di enunciati di carattere generale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusep - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/10/2016 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. GIUSEPPE DE MARZO;
udito il Procuratore Generale, in persona della dottoressa CESQUI ELISABETTA, che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 05/10/2016 la Corte d'appello di L'Aquila ha confermato la de…

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