Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2443 del 21 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2443PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di estorsione tentata e aggravata può essere integrato dalla condotta di chi, pur non partecipando direttamente alla fase esecutiva, abbia comunque agevolato e rafforzato l'azione criminosa del concorrente, in virtù della sua riconosciuta caratura criminale e della conseguente capacità di intimidazione, nonché della sua pregressa vicinanza e contiguità all'organizzazione criminale di riferimento. Ciò anche in assenza di una partecipazione diretta alla fase ideativa del reato, qualora la condotta del concorrente sia stata comunque consapevole e volontaria, e abbia determinato un apporto causale alla realizzazione del fatto, in un contesto di soggezione psicologica della persona offesa. L'assoluzione dal reato associativo non esclude necessariamente la responsabilità per il concorso morale in altri reati, ove risulti provata la capacità di intimidazione e la contiguità dell'imputato all'organizzazione criminale, nonché la sua consapevolezza e volontarietà nel fornire il proprio contributo alla realizzazione del fatto. La valutazione della prova e la ricostruzione dei fatti da parte del giudice di merito, se sorrette da motivazione congrua e immune da manifesta illogicità, sono sottratte al sindacato di legittimità, non potendosi sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. CA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/04/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. VECCHIO MASSIMO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. PALOMBARINI Giovanni, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RILEVA IN FATTO E IN DIRITTO

1. - Con sentenza, deliberata il 9 aprile 2008 e d…

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