Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25497 del 5 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:25497PEN

Massima

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Il reato di minaccia grave ex art. 612, comma 2, c.p. si configura quando la condotta dell'agente, valutata oggettivamente in relazione al contesto in cui si svolge e alle concrete condizioni soggettive dell'autore e della vittima, risulta idonea a ingenerare nella persona offesa un effettivo timore o turbamento morale, a prescindere dalla effettiva percezione soggettiva di intimidazione da parte della stessa. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la vittima sia stata effettivamente intimidita, essendo sufficiente che il comportamento e il contesto fossero astrattamente idonei a indurre timore o turbamento morale. Inoltre, le dichiarazioni della persona offesa, anche se costituita parte civile, possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, senza necessità di ulteriori riscontri, salvo il caso in cui siano richiesti elementi di conferma. Infine, il giudice di legittimità, in sede di ricorso per cassazione, può verificare la corrispondenza tra il senso probatorio della dichiarazione dedotto dal ricorrente e il contenuto complessivo della dichiarazione stessa, al fine di accertare l'eventuale sussistenza del vizio di travisamento della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/07/2020 della CORTE APPELLO di TRENTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. FILIPPI Paola, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, l'avvocato (OMISSIS), che ha chiesto l'annullamento della sentenza impugnata.
RITENUTO IN…

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