Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1051 del 2014

ECLI:IT:TARLE:2014:1051SENT

Massima

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Il mutamento della destinazione d'uso di un immobile, da quella originariamente prevista dalla strumentazione urbanistica vigente a quella di fatto realizzata dal proprietario, pur in assenza di opere edilizie, integra una violazione sanzionabile ai sensi della normativa regionale, imponendo all'Amministrazione comunale l'adozione di un provvedimento di ripristino della legalità urbanistica. Tuttavia, l'applicazione della sanzione pecuniaria nella misura massima prevista dalla legge richiede una congrua motivazione da parte dell'Amministrazione in ordine alla gravità della violazione accertata e all'aggravio dell'assetto urbanistico-edilizio della zona interessata, al fine di giustificare l'adozione della sanzione più severa. In mancanza di tale motivazione, il provvedimento sanzionatorio è illegittimo per carenza di motivazione.

Sentenza completa

N. 01752/2013
REG.RIC.

N. 01051/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01752/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1752 del 2013, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via ((omissis)), 16;

contro

Comune di Ostuni, n.c.;

per l'annullamento

dell'ordinanza prot. n. 145/D del 16 Luglio 2012, notificata il 20 Giugno 2013, del Dirigente dell'U.T.C. del Comune di Ostuni;

nonchè di ogni altro atto presupposto e/o connesso ed in particolare del verbale prot. n. 3511 del 4 Maggio 2011 del Comando della Polizia Municipale di Ostuni;

Visti il ricorso e i relativi allega…

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