Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 15444 del 31 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15444CIV

Massima

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Il proprietario di un immobile risponde dei danni cagionati da infiltrazioni di acqua provenienti dalla sua proprietà ai sensi dell'art. 2051 c.c., in virtù del rapporto di custodia sulla cosa dannosa, salvo che dimostri l'esistenza di un fattore estraneo, imprevedibile ed eccezionale che abbia interrotto il nesso causale. L'onere della prova grava sul proprietario, non essendo sufficiente a escludere la sua responsabilità la mera incertezza sull'epoca di verificazione del danno o la mancata dimostrazione da parte del danneggiato di tutti gli elementi costitutivi dell'illecito civile. Il giudice di merito, nel valutare le risultanze istruttorie, gode di ampia discrezionalità, non sindacabile in sede di legittimità se non per vizi di motivazione, essendo precluso il riesame del merito delle valutazioni probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SESTINI Danilo - Presidente

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - Consigliere

Dott. AMBROSI Irene - Consigliere

Dott. PELLECCHIA Antonella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 8113/2019 R.G. proposto da:
(OMISSIS), domiciliato ex lege in ROMA, PIAZZA CAVOUR, presso la CANCELLERIA della CORTE di CASSAZIONE, rappresentato e difeso dagli avvocati (OMISSIS), (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), domiciliato ex lege in ROMA, PIAZZA CAVOUR, presso la CANCELLERIA della CORTE di CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);
- controricorrente -
avverso SENTENZA di CORTE D'APPELLO PALERMO n. 1622/2018 depositata il 01/08/2018;
Udita …

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