Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49269 del 26 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:49269PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) è un reato permanente, la cui consumazione perdura fino a quando il soggetto rimane affiliato all'organizzazione criminale. La qualità di membro dell'associazione mafiosa può essere desunta non solo dalla formale affiliazione, ma anche da elementi indiziari che dimostrino la partecipazione sostanziale e l'effettiva ingerenza del soggetto negli affari e nelle attività della consorteria. A tal fine, assumono rilevanza probatoria le conversazioni intercettate, anche se relative a fatti risalenti nel tempo, purché siano idonee a dimostrare il perdurare del vincolo associativo. Tuttavia, ai fini dell'applicazione di misure cautelari, è necessario che gli elementi indiziari siano concreti, attuali e specificamente riferiti alla condotta del singolo indagato, non potendo desumersi esclusivamente dalla gravità del reato contestato o da valutazioni di natura soggettiva sulla personalità dell'imputato. Inoltre, per l'ipotesi di tentata detenzione di armi e di ricettazione, è necessario che le risultanze probatorie dimostrino in modo inequivoco la sussistenza degli elementi costitutivi dei reati contestati, non essendo sufficiente una mera valutazione congetturale del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/11/2016 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TRONCI ANDREA;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. PINELLI MARIO MARIA STEFANO, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'impugnata ordinanza, limitatamente alle posizioni del…

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