Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9291 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:9291SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive deve essere adeguatamente motivato, tenendo conto di specifici elementi di fatto, quando: 1) il destinatario del provvedimento non sia responsabile della realizzazione degli abusi, essendone divenuto proprietario successivamente; 2) tra la realizzazione dell'abuso, il successivo acquisto dell'immobile da parte del destinatario del provvedimento, e l'esercizio dei poteri repressivi da parte dell'amministrazione, sia intercorso un significativo lasso di tempo; 3) il trasferimento di proprietà non sia avvenuto al solo fine di eludere il successivo esercizio dei poteri sanzionatori. In tali casi, l'amministrazione, prima di adottare il provvedimento di demolizione, deve svolgere una rigorosa istruttoria volta ad accertare la sussistenza di un concreto e attuale interesse pubblico al ripristino della legalità violata, non potendo fondarsi esclusivamente sulla mera constatazione dell'abuso edilizio e sulla titolarità del bene in capo al destinatario del provvedimento. Il mancato svolgimento di tale istruttoria e la carenza di una adeguata motivazione in tal senso comportano l'illegittimità del provvedimento di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/08/2017

N. 09291/2017 REG.PROV.COLL.

N. 04781/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4781 del 1997, proposto da:
BUSICO Marco, BUSICO Patrizia e MILAN Giovanna, nella qualità di eredi di BUSICO Franco, rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)), presso il cui Studio sono elettivamente domiciliati in Roma, Piazza Mazzini, n. 27;

contro

il COMUNE DI APRILIA, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) dell’Avvocatura municipale, domiciliato ai fini del presente giudizio, in assenza di elezione nel Comune di Roma Capitale, presso l’Ufficio di Segreteria del Tribunale amministrativo regionale del Lazio in Roma, ((omissis)), n. 189;

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