Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30728 del 4 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:30728PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura anche quando le condotte moleste e minacciose, realizzate mediante l'invio di comunicazioni a contenuto intimidatorio, si protraggono nel tempo utilizzando diversi mezzi di comunicazione, come e-mail, chat e social network, al fine di aggirare i tentativi della vittima di bloccare i contatti. Tali comportamenti, unitamente ad azioni intrusive della sfera privata della persona offesa, come i tentativi di accesso all'abitazione, gli appostamenti e l'invio di fotografie, integrano l'evento del reato consistente nella modificazione delle abitudini di vita della vittima, a prescindere dalla prova di ulteriori episodi di violenza o danneggiamento. L'accertamento della responsabilità penale non richiede una valutazione particolarmente rigorosa della credibilità della persona offesa, costituita parte civile, quando le sue dichiarazioni trovano riscontro negli altri elementi probatori acquisiti, anche se in violazione delle regole sulla "copia forense", purché l'imputato abbia confermato in sede di interrogatorio la prosecuzione delle condotte fino a epoca prossima alla presentazione della querela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabet - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/03/2018 della CORTE di APPELLO di MESSINA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Elisabetta Maria Morosini;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Tassone Kate, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio perche' il reato e' estinto per prescrizione;
udito il difensore della parte civile, avv. (OMISSIS), che ha conclus…

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