Il verbale di accertamento di una violazione del Codice della Strada, redatto da pubblici ufficiali, gode di efficacia probatoria privilegiata fino a querela di falso, non essendo ammessa la contestazione di circostanze di fatto della violazione diverse da quelle attestate nel verbale come avvenute alla presenza del pubblico ufficiale o rispetto alle quali l'atto non sia suscettibile di fede privilegiata per una sua irrisolvibile contraddittorietà oggettiva. La richiesta di attività istruttoria volta a dimostrare condizioni e limiti di percepibilità dell'evento da parte degli agenti accertatori è preclusa nel giudizio di opposizione all'ordinanza ingiunzione, in quanto riservata al giudizio di querela di falso, nel quale non sussistono limiti di prova e che è diretto anche a verificare la correttezza dell'operato del pubblico ufficiale.