Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Trento sentenza n. 280 del 2009

ECLI:IT:TRGATN:2009:280SENT

Massima

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Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa, nell'esaminare il ricorso per il risarcimento del danno ingiusto subito dalla proprietà del ricorrente a causa della realizzazione di una costruzione confinante, in asserita violazione dei parametri urbanistici sulla volumetria e sulla dotazione di parcheggi, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'azione di risarcimento del danno per equivalente, proposta al giudice amministrativo in relazione alla lesione di un interesse legittimo, non è soggetta al previo annullamento dell'atto amministrativo ritenuto illegittimo, in quanto essa ha ad oggetto un diritto soggettivo patrimoniale e non il soddisfacimento dell'interesse legittimo. Pertanto, la mancata previa impugnazione dell'atto non determina l'inammissibilità o l'infondatezza della domanda risarcitoria. 2. Il termine di prescrizione quinquennale per l'azione di risarcimento del danno decorre dal momento in cui il danneggiato abbia avuto, usando l'ordinaria diligenza, ragionevole ed adeguata conoscenza del danno e della sua fonte, anche in caso di illecito con effetti permanenti. La mera richiesta di chiarimenti e informazioni all'amministrazione non ha efficacia interruttiva della prescrizione, se non contiene un'esplicita richiesta di risarcimento e l'intimazione di adempimento. 3. Ai fini della valutazione della fondatezza della domanda risarcitoria, il giudice amministrativo deve accertare incidenter tantum l'illegittimità dell'atto amministrativo, in quanto l'antigiuridicità della condotta è condizione necessaria per il risarcimento del danno ai sensi dell'art. 2043 c.c. 4. Il rilascio della concessione edilizia e delle successive varianti è stato effettuato nel rispetto dei parametri urbanistici sulla volumetria, in quanto la cubatura complessiva realizzata non ha superato il limite massimo ammissibile in base all'indice fondiario vigente. 5. La realizzazione dei posti auto previsti dalla concessione edilizia è conforme agli standard minimi imposti dal regolamento edilizio comunale, tenuto conto che una delle unità abitative preesistenti non è soggetta a tale disciplina. Il ricorrente, non essendo comproprietario dell'immobile confinante, non ha la legittimazione per contestare le dimensioni di alcuni posti auto di pertinenza di tale fabbricato. In conclusione, non essendo stata accertata l'illegittimità dell'azione amministrativa, il danno lamentato dal ricorrente non può essere qualificato come ingiusto, con conseguente infondatezza della domanda risarcitoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento
Sezione Unica
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 250 del 2008, proposto da:
Fr. Fa., rappresentato e difeso dagli avv.ti Se. Dr. e Ch. Ar. ed elettivamente domiciliato presso lo studio del primo in Tr., Via Ma., n. (...)
contro
Comune di La. (Tr.), in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Ma. Da. Fi. e An. Lo. ed elettivamente domiciliato presso lo studio degli stessi in Tr., Via Pa., n. (...)
nei confronti di
Pi. Ba., non costituito in giudizio
per il risarcimento
del danno ingiusto subito dalla sua proprietà (p.ed. (...)) a causa della realizzazione della costruzione confinante (pp.ed. (...) e (...)) in asserita violazione dei parametri urbanistici sulla volumetria e sulla dotazione di parcheggi.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di…

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