Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2649 del 2020

ECLI:IT:TARCT:2020:2649SENT

Massima

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Il Piano Regolatore Generale rappresenta lo strumento urbanistico principale, in quanto stabilisce le scelte generali di programmazione dell'uso del territorio di un Comune. Tali scelte, effettuate dall'Amministrazione locale nell'adozione degli strumenti urbanistici, sono espressione di un potere discrezionale e costituiscono apprezzamento di merito sottratto al sindacato di legittimità, salvo che non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità. Pertanto, la destinazione data alle singole aree non necessita di apposita motivazione oltre quella che si può evincere dai criteri generali, di ordine tecnico-discrezionale, seguiti nell'impostazione del piano stesso, essendo sufficiente l'espresso riferimento alla relazione di accompagnamento al progetto di modificazione al PRG, salvo che particolari situazioni non abbiano creato aspettative o affidamenti in favore di soggetti le cui posizioni appaiano meritevoli di specifiche considerazioni. Le osservazioni presentate dai privati nel procedimento di formazione del Piano Regolatore Generale svolgono una funzione di tipo collaborativo alla definizione del provvedimento definitivo, ma non danno luogo ad alcuna aspettativa. Il loro rigetto, pertanto, non richiede una dettagliata motivazione, essendo sufficiente che siano state esaminate e ritenute, in modo serio e ragionevole, in contrasto con gli interessi e le considerazioni generali poste a base della formazione del piano regolatore generale. Ciò in quanto l'attività di pianificazione perderebbe il suo carattere di generalità se l'Amministrazione fosse tenuta a motivare le statuizioni relative a ciascuna posizione individuale, traducendosi in una sommatoria di un numero inestricabile di situazioni puntuali. Tuttavia, nell'ipotesi in cui l'Ente locale abbia analizzato in maniera specifica l'osservazione del privato e abbia motivato adeguatamente la scelta urbanistica adottata, senza incorrere nell'ipotesi di illogicità manifesta e contraddittorietà e, più in generale, nell'eccesso di potere, non si ravvisa una violazione dei principi generali della ragionevolezza, della proporzionalità, dell'adeguatezza e dell'imparzialità.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/10/2020

N. 02649/2020 REG.PROV.COLL.

N. 03482/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3482 del 2003, proposto da sul ricorso numero di registro generale 3482 del 2003, proposto da Crisafulli Gaetano, rappresentato e difeso da sé stesso, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

- l’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente - Dipartimento Regionale Urbanistica, in persona dell’Assessore pro tempore, rappresentato e difeso ope legis dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Catania, presso i cui uffici, siti in Catania, via Vecchia Ognina, n. 149, è domiciliato ex lege;
- il Comune di Roccalumera, in persona del Sindaco
pro te…

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