Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30241 del 15 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:30241PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le norme che disciplinano l'esecuzione delle pene detentive e le misure alternative alla detenzione non hanno carattere di norme penali sostanziali, ma attengono all'ambito dell'esecuzione penale. Di conseguenza, in assenza di una disciplina transitoria, ad esse si applica il principio "tempus regit actum", per cui la legge applicabile è quella vigente al momento della decisione, e non il principio di irretroattività della legge penale più favorevole. Ciò vale anche per le disposizioni introdotte dal decreto-legge n. 146 del 2013 in materia di liberazione anticipata speciale, le quali, non essendo state recepite dalla legge di conversione n. 10 del 2014, non hanno efficacia ultrattiva, neppure se apparentemente vigenti al momento della domanda di concessione del beneficio. La disciplina introdotta dalla legge n. 10 del 2014, pur potendo incidere in modo differenziato sulla posizione dei detenuti, è una normativa speciale adottata dal legislatore per far fronte a pressanti esigenze legate alla situazione carceraria del Paese e per aderire a indicazioni della comunità europea, sicché non può essere censurata sotto il profilo della ragionevolezza e dell'uguaglianza costituzionale, in quanto il legislatore può legittimamente sottoporre a limiti l'applicazione di benefici penitenziari in relazione a situazioni di immanente e peculiare pericolosità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 884/2014 TRIB. SORVEGLIANZA di VENEZIA, del 18/11/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO. BONITO;
lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
La Corte:
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 28 febbraio 2014 il Magistrato di sorveglianza di Venezia, per quanto di interesse, rigettava l'istanza di liberazione anticipata spe…

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