Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14666 del 28 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:14666PEN

Massima

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Il delitto di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più reati di contraffazione e utilizzo indebito di carte di credito altrui può essere desunto da una pluralità di elementi indiziari, quali i pedinamenti degli indagati nell'atto di utilizzare le carte di credito clonate, il contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate tra i correi, il sequestro di numerose carte di credito contraffatte e del materiale necessario alla clonazione, nonché il ruolo organizzativo e operativo svolto dall'imputato nell'ambito dell'associazione criminosa. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono integrare una motivazione congrua e logica sulla responsabilità dell'imputato per il delitto di associazione a delinquere, anche in assenza di una prova diretta della sua partecipazione. Inoltre, il diniego delle attenuanti generiche può essere giustificato dal ruolo rilevante ricoperto dall'imputato all'interno dell'organizzazione criminale e dalla gravità dei reati-fine commessi, senza che assumano carattere dirimente circostanze personali come l'aver aiutato la propria famiglia o essersi procurato un lavoro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enz - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. CARRELLI P.D.M. Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2711/2009 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 29/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del cons. Enzo Jannelli;

Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, Gabriele Mazzotta, per l'inammissibilita' del ricorso;

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