Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1428 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:1428SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione competente sull'istanza di rilascio del permesso di soggiorno presentata dal cittadino straniero, in violazione del termine previsto dalla legge, integra un comportamento illegittimo che legittima il ricorso giurisdizionale del richiedente volto all'accertamento dell'inadempimento e all'ordine di provvedere. Tuttavia, l'adozione di un provvedimento espresso, anche se sfavorevole, da parte dell'amministrazione nelle more del giudizio, determina la cessazione della materia del contendere, non essendo più ravvisabile un interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento del silenzio-rifiuto originariamente impugnato. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere, compensando le spese di giudizio in ragione della sopravvenuta definizione del procedimento amministrativo.

Sentenza completa

N. 06641/2011
REG.RIC.

N. 01428/2012 REG.PROV.COLL.

N. 06641/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6641 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso Studio Legale Caporilli in Roma, via delle Baleniere, 55;

contro

Ministero dell'Interno, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12; Questura di Roma;

per l'annullamento

SILENZIO-RIFIUTO SULL'ISTANZA DI RILASCIO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO - (ART. 117 C.P.A.)

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero dell'Inter…

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