Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 4910 del 2 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:4910CIV

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare le risultanze probatorie acquisite al processo, gode di ampia discrezionalità nell'individuare le fonti di prova ritenute più idonee a sorreggere la propria motivazione e nel privilegiare una ricostruzione circostanziale dei fatti rispetto ad altre ipotesi prospettate, purché tale scelta sia sorretta da una chiara e puntuale argomentazione logico-giuridica. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato al controllo della correttezza formale e della conformità a diritto delle valutazioni compiute dal giudice di merito, senza poter riesaminare nel merito le questioni di fatto, ormai definitivamente accertate nei precedenti gradi di giudizio. Pertanto, le censure mosse alla sentenza di appello che si risolvano in una mera richiesta di rivisitazione delle risultanze probatorie sono inammissibili in sede di legittimità, in quanto eccedono i limiti del giudizio di cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VIVALDI Roberta - Presidente

Dott. SESTINI Danilo - Consigliere

Dott. SCARANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CIRILLO ((omissis)) - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 2258/2015 proposto da:
(OMISSIS) SRL, in persona del legale rappresentante pro tempore Sig.ra (OMISSIS), (OMISSIS), elettivamente domiciliati in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentati e difesi dall'avvocato (OMISSIS) giusta procura in calce al ricorso;
- ricorrenti -
contro
(OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS) SPA;
- intimati -
avverso la sentenza n. 3109/2014 del TRIBUNALE di PALERMO, depositata il 05/06/2014;
udita la relazione della causa svolta nella Camera …

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