Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20980 del 31 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:20980PEN

Massima

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Il sequestro e la confisca dei beni di una persona sottoposta a procedimento di prevenzione possono essere disposti anche nei confronti dei beni formalmente intestati al coniuge, ai figli e agli altri conviventi, in virtù della presunzione relativa di disponibilità indiretta di tali beni da parte dell'indiziato, salvo che questi ultimi non dimostrino l'esclusiva e legittima titolarità degli stessi. Tale presunzione trova fondamento nella finalità preventiva e strumentale delle misure di prevenzione, volte al contenimento della pericolosità sociale e alla prevenzione di reati, per cui la natura provvisoria e non definitiva di tali provvedimenti non determina un giudicato in senso proprio, essendo suscettibili di rivalutazione sulla base di nuovi elementi. Pertanto, il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di sequestro e confisca è limitato ai soli casi di manifesta assenza o mera apparenza della stessa, non essendo deducibile il vizio di illogicità manifesta, salvo che la motivazione risulti del tutto priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e logicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. TADDEI Margherit - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) SRL;

avverso il decreto n. 43/2009 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 24/09/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA TADDEI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. Il 11.03.2005 il Tribunale di Reggio Calabria, sezioni misure di prevenzione dichiarava inam…

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