Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4466 del 4 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:4466PEN

Massima

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Il partecipe di un'associazione di tipo mafioso deve essere definito, in senso dinamico e funzionale, come colui che, risultando inserito stabilmente e organicamente nella struttura organizzativa dell'associazione, non solo "è" ma "fa parte" della medesima, nel senso di essere effettivamente coinvolto nell'esecuzione dei compiti e delle attività organizzate dalla consorteria criminale per il raggiungimento dei suoi scopi illeciti, rimanendo a disposizione della stessa. A tal fine, costituiscono elementi fattuali sufficienti a far ritenere integrata la condotta di partecipazione all'associazione mafiosa l'essere a conoscenza dell'organigramma e della struttura organizzativa delle cosche, dell'identità dei loro capi e gregari, dei luoghi di riunione e degli argomenti trattati, nonché l'essere stato ammesso a partecipare a incontri in contesti deputati all'inserimento di nuovi sodali. L'interpretazione del linguaggio e del contenuto delle intercettazioni telefoniche o ambientali, anche quando sia criptico o cifrato, costituisce una questione meramente fattuale rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, si sottrae al sindacato di legittimità, non essendo consentita in sede di legittimità una reinterpretazione complessiva del contenuto di tali conversazioni. Pertanto, ai fini della configurabilità della partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, il giudice di merito può legittimamente valorizzare gli esiti delle attività di intercettazione, anche in assenza di riscontri esterni, purché le risultanze probatorie siano valutate in modo logico e coerente con le massime di esperienza, senza che tale apprezzamento possa essere sindacato in sede di legittimità, se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza emessa il 15/05/2020 dal Tribunale del riesame di Reggio Calabria;
Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));
Sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 05/05/2020 il Tribunale del riesame di Reggio Calabria, decidendo ex articolo 309 c.p.p., confermava l'ordinanza di custodia cautelare…

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