Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11493 del 19 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:11493PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene può essere legittimamente disposto quando sussistono gravi indizi di responsabilità a carico del proprietario o del detentore del bene, anche in caso di concorso nel reato, sulla base di elementi indiziari quali l'intestazione del bene, il rapporto di dipendenza con il soggetto direttamente coinvolto nella condotta illecita e i legami di parentela con altri coindagati. Il tribunale del riesame, nel valutare la legittimità del sequestro, è chiamato a verificare la sussistenza del "fumus commissi delicti" sulla base della congruità degli elementi rappresentati, senza poter riesaminare nel merito le risultanze istruttorie già valutate dai giudici di merito. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento del tribunale del riesame è ammesso solo per violazione di legge, non anche per una diversa e più favorevole valutazione delle prove già esaminate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza pronunciata dal Tribunale di Messina in data 23/6/2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 23/6/2014, il Tribunale di Messina rigetta…

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