Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4275 del 2 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4275PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando l'amministratore di una società dichiarata fallita effettua prelevamenti di denaro dai conti sociali, destinandoli a finalità personali anziché al soddisfacimento degli interessi dell'impresa, senza fornire adeguata giustificazione circa la legittimità e la destinazione di tali operazioni. L'elemento psicologico del reato è integrato dal dolo generico, desumibile dal complesso degli elementi probatori, senza che sia necessaria la dimostrazione di uno specifico intento di recare pregiudizio ai creditori. La mancata tenuta regolare delle scritture contabili, che impedisce la ricostruzione delle vicende patrimoniali della società fallita, integra il reato di bancarotta fraudolenta documentale. Tali condotte, se poste in essere nell'ambito di un medesimo disegno criminoso, possono configurare il reato di bancarotta fraudolenta pluriaggravata. Il giudice di merito, nel determinare la pena, gode di ampio potere discrezionale, purché la motivazione sia adeguata e coerente con i principi giurisprudenziali in materia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 93/2011 CORTE APPELLO di ANCONA, del 18/12/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS Silvana;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che richiama i motivi di ricorso e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza in data 18.…

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