Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8996 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:8996SENT

Massima

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La cessazione della materia del contendere, quale forma di estinzione del giudizio per effetto di una pronuncia di merito, presuppone il pieno soddisfacimento, per fatto dell'Amministrazione, della pretesa azionata con la domanda giudiziale e il correlato conseguimento del bene della vita cui aspira il ricorrente, in modo tale da rendere inutile la prosecuzione del processo stante l'oggettivo venir meno della lite. Diversamente, la sopravvenuta carenza di interesse si verifica nel caso in cui l'eventuale accoglimento del ricorso non produrrebbe più alcuna utilità al ricorrente, venendo meno in tal caso la condizione dell'azione dell'interesse a ricorrere, confluendo in una pronuncia di tipo meramente processuale. Pertanto, ai fini della declaratoria di cessazione della materia del contendere, è necessario che la situazione sopravvenuta soddisfi in modo pieno ed inequivoco il diritto o l'interesse legittimo esercitato, così da non lasciare alcuna utilità alla pronuncia di merito, a differenza della sopravvenuta carenza di interesse, in cui l'interesse a ricorrere viene meno senza che sia intervenuta una piena soddisfazione della pretesa.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/08/2020

N. 08996/2020 REG.PROV.COLL.

N. 08093/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8093 del 2015, proposto da
Società Dafi S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Maria Cristina Lenoci, Carlo Malinconico, Antonio Villani, con domicilio eletto presso lo studio Maria Cristina Lenoci in Roma, via Emanuele Gianturco, 1;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avv. Angela Raimondo, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

delle determinazioni dirigenziali nn. 634, 635 e 636 del 24 marzo 2015, aventi tutte a oggetto l’ingiunzi…

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