Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18767 del 4 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18767PEN

Massima

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Il giudice di merito, in sede di valutazione dell'istanza di revoca di una misura cautelare personale, non è tenuto a riesaminare la sussistenza dei presupposti originari della misura, ma deve limitarsi a verificare l'esistenza di fatti nuovi, anche se valutati congiuntamente a quelli precedentemente esaminati, idonei a modificare apprezzabilmente il quadro probatorio o a escludere la sussistenza delle esigenze cautelari. Pertanto, il ricorso avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca non può essere fondato su una diversa valutazione degli stessi elementi già posti a base del provvedimento cautelare, in assenza di elementi sopravvenuti che incidano sulla situazione preesistente. Il giudice di merito, nel rigettare la richiesta di revoca, è tenuto a motivare in ordine all'assenza di tali fatti nuovi, rilevanti ai fini della modifica del quadro cautelare, e alla perdurante sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari originariamente accertate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIORDALISI Domenic - rel. Presidente

Dott. MANCUSO Luigi F.A. - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/03/2022 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Presidente Dr. DOMENICO FIORDALISI;
Le conclusioni del PG Dr. MARIAEMANUELA GUERRA.
Il Procuratore generale, Dr. Mariaemanuela Guerra, chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del 10 marzo 2022 del Tribunale di Reggio Calabria, che ha rigettato l'appello ex artic…

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