Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6397 del 17 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6397PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato in concreto sulla base di elementi attuali e specifici, senza poter desumere tale pericolo unicamente dalla gravità del titolo di reato contestato. Il giudice deve esaminare le modalità concrete di realizzazione delle condotte delittuose, il contesto in cui sono maturate, la personalità dell'indagato desunta da comportamenti o atti concreti e dai suoi precedenti penali, al fine di accertare la sussistenza di un concreto e attuale pericolo di commissione di ulteriori reati della stessa specie, senza poter fondare tale valutazione sulla sola gravità astratta del reato. La valutazione del pericolo di recidiva deve essere adeguatamente motivata, con riferimento a tutti gli elementi rilevanti, senza poter omettere o trascurare circostanze concrete addotte dalla difesa a sostegno della cessazione delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andr - est. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS) (attualmente detenuto presso la casa circondariale di Tolmezzo);
(OMISSIS), n. a (OMISSIS) (attualmente detenuto presso la casa circondariale di Roma Rebibbia);
(OMISSIS), n. a (OMISSIS) (attualmente agli arresti domiciliari);
(OMISSIS), n. ad (OMISSIS) (attualmente agli arresti domiciliari);
tutti rappresentati e assistiti dall'avv. (OMISSIS), di fiducia, avverso l…

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