Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51355 del 1 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51355PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti si configura quando tra i partecipi sussiste una durevole comunanza di scopo nell'interesse di immettere sul mercato dello spaccio consistenti quantitativi di droga, attraverso un'organizzazione strutturata e programmatica, anche se non esclusiva, di approvvigionamento, deposito e distribuzione, con ruoli e compiti definiti. Il ruolo apicale di uno degli associati, in grado di procurarsi ingenti quantità di stupefacenti da canali sicuri e di rifornire stabilmente gli altri membri del sodalizio, integra l'elemento soggettivo del reato associativo, a prescindere dalla conoscenza diretta tra tutti i partecipi, essendo sufficiente la consapevolezza di operare in un ambito organizzato sul quale poter contare. L'ipotesi attenuata di cui all'art. 74, comma 6, del D.P.R. n. 309/1990 non è configurabile quando l'attività associativa abbia riguardato anche cessioni di quantitativi consistenti di droga, incompatibili con la programmazione di soli fatti di lieve entità, e si sia caratterizzata per la diversità delle sostanze trattate e le modalità di approvvigionamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
4. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/02/2016 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Anna Criscuolo;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
uditi i difens…

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