Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36574 del 27 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:36574PEN

Massima

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Il pubblico agente che, nell'esercizio delle proprie funzioni, si appropria di somme di denaro ricevute nell'ambito dell'attività pubblicistica svolta, integra il reato di peculato, a prescindere dalla specifica operazione contabile da cui è derivata la provvista illecitamente sottratta. Ciò in quanto il peculato sussiste ogni qualvolta il pubblico agente abbia la disponibilità di denaro o altri beni in ragione del suo ufficio, indipendentemente dalla natura giuridica dell'attività in cui tale disponibilità si sia concretizzata. Pertanto, l'appropriazione di somme di denaro da parte del pubblico agente, anche se avvenuta al termine della giornata lavorativa e senza riferimento a una specifica operazione, integra il reato di peculato, qualora la provvista sia costituita, anche solo in parte, da somme ricevute nell'esercizio di funzioni pubbliche. In tali ipotesi, non assume rilievo la qualificazione giuridica delle singole operazioni contabili, essendo sufficiente che il denaro sia stato acquisito nell'ambito dell'attività pubblicistica svolta dal pubblico agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione l'08/09/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Pietro Silvestri.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ha proposto ricorso straordinario ai sensi dell'articolo 625 bis c.p.p. avverso la sentenza n. 36810 dell'08/09/2021 con cui la Seconda Sezione della Corte di cassazione ha rigettato il ricorso proposto avverso la decisione con la qua…

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