Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21384 del 21 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:21384PEN

Massima

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Il delitto di truffa finalizzata all'assunzione in un pubblico impiego, mediante produzione di falsa documentazione e in carenza dei requisiti richiesti, si consuma all'atto dell'indebito conseguimento della nomina, non all'atto della percezione delle retribuzioni corrispondenti all'attività lavorativa effettivamente prestata. Ciò in quanto, in forza del principio di cui all'art. 2126 c.c. esteso anche al rapporto di pubblico impiego, le retribuzioni corrisposte al lavoratore privo dei requisiti legittimanti l'assunzione costituiscono il corrispettivo dovuto per le prestazioni di fatto rese, e non possono pertanto configurare un ingiusto profitto ai fini della truffa. Perché il reato di truffa sia integrato, è necessario che l'accusa dimostri l'esistenza di un danno patrimoniale effettivo e immediato per l'amministrazione pubblica, come ad esempio le spese sostenute per l'istruzione e il perfezionamento della pratica di assunzione, non essendo sufficiente il mero pregiudizio derivante dall'assunzione di personale privo dei requisiti o dall'alterazione della graduatoria concorsuale. Diversamente, la riscossione di corrispettivi per prestazioni di servizi rese da personale privo delle necessarie capacità professionali, come nel caso di appalti fraudolentemente ottenuti, può integrare gli estremi dell'ingiusto profitto e del correlativo danno patrimoniale per l'ente pubblico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pubblico Ministero presso il Tribunale di Cosenza nei confronti di:

Vi. Fr. , nata a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Catanzaro, in data 23/12/2008;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dr. FEBBRARO Giuseppe, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.

osserva:

S…

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